Pietro Annigoni è stato uno dei più significativi pittori italiani del Novecento, noto per la sua originale rilettura della tradizione rinascimentale che interpretò unendo sensibilità contemporanea e antica sapienza tecnica, grazie a uno stile personale, lontano sia dalle astrazioni delle avanguardie sia dalle convenzioni dell’accademismo.
Annigoni è l’autore del Palio del 1983, prima edizione, vinto dal Rione Badia con il Cavaliere di Giostra Fabio Cruciani.
Nato a Milano nel 1910, Annigoni si trasferisce a Firenze nel 1925, dove studia all'Accademia di Belle Arti sotto la guida dei pittori Felice Carena e Giuseppe Graziosi. Nel 1947, insieme a Gregorio Sciltian e ai fratelli Bueno, firma il manifesto dei "Pittori moderni della realtà", opponendosi alle correnti astratte dell'epoca. La sua pittura, caratterizzata da un realismo rigoroso e da una tecnica impeccabile, gli valse commissioni prestigiose non solo dagli ambienti religiosi, ma anche da istituzioni culturali internazionali. Sono famosi i ritratti della Regina Elisabetta II, di Papa Giovanni XXIII e di Farah Diba, l’ultima imperatrice dell’Iran. La sua opera è presente in importanti collezioni pubbliche e private, e nel 2008 gli è stato dedicato un museo a Firenze, che espone circa 6.000 opere.
Il soggetto principale del Palio dipinto da Annigoni è il volto del Dio Marte, raffigurato con uno stile che mescola realismo e potenza espressiva a sottolineare il suo ruolo di custode della competizione cavalleresca. Sullo sfondo della composizione si intravedono cavalieri in azione, quasi sospesi tra realtà e immaginazione. Questo contrasto tra il primo piano statico e lo sfondo animato crea una tensione visiva che cattura lo spirito della Giostra: un equilibrio tra la tradizione storica e la vitalità dell’evento. La palette cromatica, dominata da tonalità calde e terrose, riflette l’atmosfera della competizione e il legame con la terra umbra. I dettagli dorati delle scritte e delle bordature aggiungono al dipinto una nota di solennità e prestigio.
Pietro Annigoni was one of the most significant Italian painters of the 20th century, known for his original reinterpretation of the Renaissance tradition. He combined contemporary sensibilities with ancient technical mastery, forging a personal style distant from both avant-garde abstractions and academic conventions.
Annigoni painted the Palio of 1983, first edition, which was won by the Badia Quarter with the knight Fabio Cruciani.
Born in Milan in 1910, Annigoni moved to Florence in 1925, where he studied at the Accademia di Belle Arti. His painting, characterized by rigorous realism and impeccable technique, earned him prestigious commissions not only from religious institutions but also from international cultural bodies. His famous portraits include those of Queen Elizabeth II, Pope John XXIII, and Farah Diba, the last Empress of Iran. His work is present in important public and private collections, and in 2008 a museum dedicated to him was opened in Florence, housing around 6,000 works.
The main subject of the Palio painted by Annigoni is the face of the God Mars, depicted with a style that blends realism and expressive power to emphasize his role as guardian of the chivalric competition. In the background, one glimpses knights in action, seemingly suspended between reality and imagination. This contrast between the static foreground and the animated background creates a visual tension that captures the spirit of the Joust: a balance between historical tradition and the event’s vitality. The color palette, dominated by warm, earthy tones, reflects the atmosphere of the competition and its link to the Umbrian land. The golden details in the inscriptions and borders add a note of solemnity and prestige to the painting.