Urbino ospita la grande mostra che consente al visitatore di immergersi nel mondo del “Divino pittore”. Dal 25 luglio apre nel Palazzo del Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica, l’esposizione “Raffaello. Una mostra impossibile”, promossa dalla Regione Marche, in collaborazione con il Comune di Urbino e ENIT Agenzia Nazionale del Turismo.
La Regione Marche - nominata da Best in Travel 2020, l’annuale classifica di Lonely Planet, la seconda regione al mondo da visitare tra le dieci migliori e unica destinazione italiana per il 2020 - partendo da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio nonché Patrimonio Unesco, vuole, attraverso la vita e le opere del grande artista rinascimentale, portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche.
E quale miglior modo di farlo se non organizzare una vera e propria mostra impossibile nella città che gli diede i natali? L’esposizione Raffaello Una mostra impossibile, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffaello - compreso l’affresco de La Scuola di Atene - riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno a Raffaello in persona.
Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo - dagli Uffizi di Firenze, ai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a San Pietroburgo all’Ermitage e alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni - che conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II che segnò la sua consacrazione a interprete della ”maniera moderna”.
Lo scopo e l’obiettivo della mostra e della regione Marche è quello di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte - in questo caso a Raffaello - attraverso riproduzioni delle loro opere di altissima qualità e pregio. Mutuando le istanze di democrazia culturale ispirate da André Malraux, Paul Valéry e Walter Benjamin, con questa operazione non si vuole ridimensionare la “sacralità” del capolavoro originale, al contrario, la diffusione delle riproduzioni vuole essere un volano filologicamente impeccabile e di grande efficacia per invitare i turisti italiani ed esteri che arriveranno nella Regione Marche a scoprire i capolavori conservati sul territorio e più in generale nel nostro paese, come afferma Salvatore Settis: “A me piacciono le copie. Mi piacciono perché diffondono la conoscenza delle opere d'arte”.
Ferdinando Bologna, che ha curato la selezione e il catalogo delle opere di Raffaello in mostra, sosteneva: “Le Mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle opere ed un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente lontanissime fra di loro. Soprattutto, questa nuova generazione di riproduzioni d'arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale, consente un approccio agli originali che gli originali stessi, nelle condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei musei sia nelle sedi proprie, non consentono“. Infatti le riproduzioni sono stampate su un tessuto trasparente e retroilluminate e questa soluzione, oltre a conferire una particolare suggestione ai dipinti, consente di cogliere dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa.
Urbino welcomes the great exhibition that allows visitors to immerse themselves in the world of the "Divino pittore". From July 25th the exhibition "Raffaello. An impossible exhibition", promoted by Regione Marche, in collaboration with the City of Urbino and ENIT National Tourism Agency.
The Regione Marche - nominated by Best in Travel 2020, the annual ranking of Lonely Planet, the second region in the world to visit among the ten best and only Italian destination for 2020 - starting from Urbino, birthplace of Raffaello Sanzio and UNESCO World Heritage Site, wants, through the life and works of the great Renaissance artist, to bring visitors to discover a territory rich in charm, history and cultural and gastronomic traditions.
And what better way to do this than to organize a real impossible exhibition in the city where he was born? The exhibition Raffaello An impossible exhibition, conceived and curated by Renato Parascandolo and under the scientific direction of the recently deceased Ferdinando Bologna, presents 45 paintings by Raffaello - including the fresco of The School of Athens - reproduced on a scale of 1:1 and brought together, allowing visitors to admire in a single display works scattered in 17 different countries, a feat that not even Raffaello himself could achieve.
A dazzling career for Raphael, who died at only 37 years of age, which the exhibition recounts alongside reproductions of works from the world's major museums - from the Uffizi in Florence to the Vatican Museums, from the Pinacoteca di Brera in Milan to the Galleria Borghese in Rome, passing through the Louvre in Paris, the Prado in Madrid and the Gemäldegalerie in Berlin, to St. Petersburg at the Hermitage and the National Gallery in Washington, just to name a few - which preserve absolute masterpieces such as the Madonna Conestabile, the Madonna di Terranuova, the Sposalizio della Vergine, the Madonna del Cardellino, the Deposition, the Portrait of Baldassare Castiglione and many others until reaching the Vatican Rooms for which Raphael came to Rome hired by Pope Julius II who marked his consecration as an interpreter of the "modern manner".
The aim and objective of the exhibition and of the Marche region is to address mainly young people and those who do not habitually attend museums and art exhibitions, allowing a wide and broad public to approach the greatest authors of art history - in this case Raphael - through reproductions of their works of the highest quality and value. By borrowing the instances of cultural democracy inspired by André Malraux, Paul Valéry and Walter Benjamin, this operation is not intended to reduce the "sacredness" of the original masterpiece, on the contrary, the diffusion of reproductions is intended to be a philologically impeccable and highly effective flywheel to invite Italian and foreign tourists arriving in the Marche Region to discover the masterpieces preserved in the territory and more generally in our country, as Salvatore Settis says: "I like copies. I like them because they spread the knowledge of works of art".
Ferdinando Bologna, who oversaw the selection and catalogue of Raphael's works in the exhibition, said: "The Impossible Exhibitions allow a deeper knowledge of the works and a comparison of works that are normally very distant from each other. Above all, this new generation of reproductions of art, at very high definition and life-size, allows an approach to the originals that the originals themselves, in the conditions in which they are normally found, both in museums and in their own venues, do not allow". In fact, the reproductions are printed on a transparent fabric and backlit and this solution, in addition to giving a particular suggestion to the paintings, allows to capture details and nuances difficult to appreciate in the original canvases with the naked eye or in printed reproductions.
Urbino accueille la grande exposition qui permet aux visiteurs de se plonger dans le monde du "peintre divin". A partir du 25 juillet, l'exposition "Raffaello. Une exposition impossible", promue par la Région des Marches, en collaboration avec la ville d'Urbino et l'Agence nationale du tourisme ENIT.
La région des Marches - nominée par Best in Travel 2020, le classement annuel de Lonely Planet, la deuxième région au monde à visiter parmi les dix meilleures et uniques destinations italiennes pour 2020 - à partir d'Urbino, ville natale de Raffaello Sanzio et site du patrimoine mondial de l'UNESCO, veut, à travers la vie et les œuvres du grand artiste de la Renaissance, faire découvrir aux visiteurs un territoire riche en charme, en histoire et en traditions culturelles et gastronomiques.
Et quel meilleur moyen de le faire que d'organiser une véritable exposition impossible dans la ville où il est né ? L'exposition Raffaello Une exposition impossible, conçue et organisée par Renato Parascandolo et sous la direction scientifique de Ferdinando Bologna, récemment décédé, présente 45 peintures de Raffaello - dont la fresque de l'École d'Athènes - reproduites à l'échelle 1:1 et rassemblées, permettant aux visiteurs d'admirer en une seule exposition des œuvres dispersées dans 17 pays différents, un exploit que même Raffaello n'a pas pu réaliser.
Une carrière éblouissante pour Raphaël, mort à seulement 37 ans, que l'exposition retrace aux côtés de reproductions d'œuvres des plus grands musées du monde - des Offices de Florence aux musées du Vatican, de la Pinacothèque de Brera à Milan à la Galleria Borghese à Rome, en passant par le Louvre à Paris, le Prado à Madrid et la Gemäldegalerie à Berlin, à Saint-Pétersbourg à l'Ermitage et la National Gallery à Washington, pour n'en citer que quelques-uns - qui conservent des chefs-d'œuvre absolus tels que la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, le Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Déposition, le Portrait de Baldassare Castiglione et bien d'autres jusqu'à ce qu'ils atteignent les salles du Vatican pour lesquelles Raphaël est venu à Rome engagé par le pape Jules II qui a marqué sa consécration comme interprète de la "manière moderne".
Le but et l'objectif de l'exposition et de la région des Marches est de s'adresser principalement aux jeunes et à ceux qui ne fréquentent pas habituellement les musées et les expositions d'art, en permettant à un large public d'approcher les plus grands auteurs de l'histoire de l'art - dans ce cas Raphaël - à travers des reproductions de leurs œuvres de la plus haute qualité et valeur. En empruntant les exemples de démocratie culturelle inspirés par André Malraux, Paul Valéry et Walter Benjamin, cette opération ne vise pas à réduire le "caractère sacré" du chef-d'œuvre original, au contraire, la diffusion des reproductions se veut un volant philologique impeccable et très efficace pour inviter les touristes italiens et étrangers arrivant dans la région des Marches à découvrir les chefs-d'œuvre conservés sur le territoire et plus généralement dans notre pays, comme le dit Salvatore Settis : "J'aime les copies. Je les aime parce qu'ils diffusent la connaissance des œuvres d'art".
Ferdinando Bologna, qui a supervisé la sélection et le catalogue des œuvres de Raphaël dans l'exposition, a déclaré : "Les expositions impossibles permettent une connaissance plus approfondie des œuvres et une comparaison d'œuvres qui sont normalement très éloignées les unes des autres. Surtout, cette nouvelle génération de reproductions d'art, en très haute définition et en grandeur nature, permet une approche des originaux que les originaux eux-mêmes, dans les conditions où ils se trouvent normalement, tant dans les musées que dans leurs propres lieux, ne permettent pas". En effet, les reproductions sont imprimées sur un tissu transparent et rétro-éclairé et cette solution, en plus de donner une suggestion particulière aux tableaux, permet de saisir des détails et des nuances difficiles à apprécier dans les toiles originales à l'œil nu ou dans les reproductions imprimées.
ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA
Prorogata fino al 25 ottobre. Aperta sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 19,00
EXHIBITION OPENING HOURS
Extended until 25 October. Open only on Saturday and Sunday from 10.00 a.m. to 7.00 p.m
HEURES D'OUVERTURE DE L'EXPOSITION
Prolongation jusqu'au 25 octobre. Ouvert le samedi et le dimanche de 10h00 à 19h00.